Sfruttate i codici QR per migliorare l’interazione delle vostre campagne di direct mailing? Li personalizzate nei colori e nei loghi? Fate in modo che possonano permettervi di misurare l’efficacia della campagna o vi inserite semplicemente il link della vostra home page?
I codici QR (Quick Response code) sono l’evoluzione bidimensionale del codice a barre tradizionale: stampati su supporti fisici codificano delle informazioni quali l’indirizzo di un sito, le informazioni di virtual card o di un appuntamento, etc., potendo immagazzinare informazioni strutturate e complesse.
Il loro uso è ormai noto ai più: i QR sono stampati su ogni tipo di supporto fisico quali carta, tazze, magliette, cartelloni pubblicitari, direct mail e cataloghi. Grazie ad una applicazione scaricata su smartphone o tablet, puntando la fotocamera sul codice, il terminale recupera l’informazione, ne capisce il contenuto e genera l’azione relativa quale aprire la pagina web corrispondente all’URL all’interno del codice o salvare in calendario l’appuntamento codificato. In questi termini i QR sono in grado di rappresentare il legame tra il mondo fisico di un utente che li usa e quello online dei contenuti: traggono forza dalla disponibilità fisica e permettono all’utente di avere informazioni, videoc o musica associate all’oggetto di interesse, creando opportunitò di coinvolgimento ìal brand e al marketing esperienziale.
La maturità di massa dei QR è testimoniata dal fatto che Esselunga nell’ultimo catalogo di raccolta premi li ha aggiunti ad ogni pagina per avere approfondimenti su ogni regalo del suo programma fedeltà. Esselunga non è l’unica: molti retailer sono consci che i consumer amano sfogliare un catalogo cartaceo con calma, ma che acquistano ormai online (e non via telefono) dopo aver visionato le caratteristiche dei prodotti o letto recensioni creati da altri utenti in chiave social media. In questo senso,il catalogo non è più il centro della vendita, ma piuttosto lo strumento per generare interesse di potenziali clienti e stimolare il traffico inbound su un sito dove poi l’utente può informarsi, proseguire la valutazione del prodotto e, ovviamente, comprare. Da qui il passo al direct mailing è immediato: l’azione di mailing non si risolve con il messaggio, ma porta l’utente a proseguire il suo viaggio verso l’acquisto Web.
Anche lato domanda, la composizione degli utilizzatori di codici QR conferma che ormai non sono più un fenomeno di nicchia per pochi e giovani innovatori. Le ultime rilevazioni di Scanlife mostrano che la scansione dei QR non solo è in crescita esponenziale ma soprattutto si caratterizza per un deciso aumento di uso nelle fasce di età 34-44 anni (+20% negli ultimi tre mesi), 45-54 anni (+50% in tre mesi arrivando a 1 persona su 5) e oltre 55 anni (+45%) arrivando a 1 persona ogni 6 circa. Il merito di questa crescita è anche dell’incremento significativo dell’uso dei tablet in queste fasce: navigare online diventa piu facile che sugli smartphone, ma vi è ancora ìla necessità di arrivare sulla pagina di un sito web evitando di digitare lunghi indirizzi.
Come fare per un codice QR che punti al vostro sito da inserire nei vostri direct mailing? E’ semplicissimo: decisa l’informazione (ad esempio l’URL della pagina destinazione) potete creare l’immagine del vostro codice usando generatori di codici QR ampiamente disponibili gratis in Internet. Tra i tanti, segnaliamo i seguenti gratis ma molto completi:
- Unitaglive , che permette di personalizzare colori aggiungere il logo aziendale
- Qrcodestuff con varie opzioni per l’informazione codificata e l’aspetto del QR
- Qrcartist che permette di integrare disegni lungo tutta l’area
E’ interessante infatti sapere che i QR da codici piatti possono diventare immagine graficamente accattivamenti e integrate nel branding del copy del vostro direct mailing. Questo è possibile perchè, entro certi limiti, è fattibile variare forma e colore dei tratti bidimensionali che definiscono il QR senza alterare la riconoscibilità della scansione. Esistono ormai grafici che realizzano vere opere artistiche per i QR di una campagna.
Ma i benefici dei QR vanno oltre: l’aspetto più importante per il direct mailing è i QR forniscono la possibilità di misurare semplicemente l’efficaciadi una campagna di marketing: utilizzando gli strumenti di analisi del traffico web (Google Analytics) già disponibili e contando i visitatori che raggiungono la pagina destinazioneper per merito della scansione del codice incluso nel mailing si possono computare i tassi di risposta alla campagna . Per cogliere questa opportunità è necessario sofisticare l’informazione nel codice che non può contenere l’URL piatto una pagina del sito. Se cosi fosse non potremmo sapere sapere se chi è giunto alla pagina è arrivato da Google , dai suoi bookmark o grazie alla campagna con il codice QR. Vedremo quindi come fare affinchè i codici QR consentano al sito di conosgere da quale sorgenti arrivano gli specifici visitatori.
Pubblicato da Carlo Arioli